STUDI DI BIOCLIMATICA
RICHIAMI DI GEOMETRIA SOLARE - Rifrazione Astronomica

Questa sessione richiama concetti sulla rifrazione astronomica supponendo che l'atmosfera sia costituita da una successione di strati sferici concentrici, di spessore limitato, ognuno dei quali comprende aria di qualità e densità omogenea; la densità, poi, sia uniformemente decrescente da strato a strato con il variare della quota .

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Equazione Del Tempo Geometria Descrittiva Piano Del Coluro Triangolo Di Posizione Angolo Di Incidenza Carte Solari Giorno Sidereo Costante Locale Sistema Azimutale Sistema Orbitale Angolo Di Incidenza Irraggiamento Stagioni Astronomiche
Arch. Giuseppe Devito




Il raggio di luce S che dal sole arriva sulla terra è soggetto alla rifrazione astronomica. L’atmosfera diminuisce di densità con l’altezza a causa delle differenti condizioni di pressione e temperatura. Per lo studio della rifrazione si fa l’ipotesi che l’atmosfera sia costituita da strati concentrici sferici infinitamente sottili e omogenei, di densità decrescente con l’altezza.

Rifrazione astronomica

A causa del susseguirsi, nei diversi strati atmosferici, della rifrazione astronomica secondo la spezzata SABCO, l’osservatore posto in O vede il raggio S innalzato secondo la direzione S’. Se gli strati atmosferici sono numerosi e infinitamente sottili la spezzata SABCO può essere verosimilmente interpretata come una curva con concavità rivolta verso la terra.
Dove:
T = Centro della Terra
O = Osservatore
SA = Raggio di Luce

r = Rifrazione Astronomica
h =
Altezza del Sole Rifratta
ha =
a= Altezza Del Sole Vera
Z = (90° - h ) Distanza Zenitale Rifratta
Z1 = ( Z +r ) Distanza Zenitale Corretta

Legge di Snell
La direzione del raggio incidente i  e di rifrazione r giaciono sullo stesso piano normale alla superficie di separazione.



Nel  calcolo della rifrazione viene contemplato il caso in cui  l'angolo  del raggio rifratto r < i angolo del raggio incidente, poichè i raggi luminosi si propagano negli strati atmosferici di densità crescente  verso la superficie al suolo, l'angolo r si avvicina alla normale n.


A causa del susseguirsi dei diversi strati atmosferici, la rifrazione astronomica è raffigurata attraverso la spezzata SABCO, l’osservatore vede il raggio S innalzato secondo la direzione S’. Se gli strati atmosferici sono numerosi e infinitamente sottili la spezzata ASBCO può essere interpretata come una curva con concavità rivolta verso la terra.

n = coef. rifrazione dell'aria  funzione  (T,P,r)
A titolo indicativo, di seguito vengono illustrati alcuni valori dell'indice di rifrazione n

Mezzo o Sostanza Indice di Rifrazione
Vuoto 1
Aria  (C°=0; p=1013,25hp) 1,000297
Acqua (23°) 1,33
Ghiaccio 1,31
Vetro 1,65
Diamante 2,417
Quarzo 1,51

Calcolo Della Rifrazione Astronomica ( r'' )
Individuato con r'' l'angolo del raggio rifratto dall'ultimo strato atmosferico in prossimità del suolo dove è posto l'osservatore e ponendo:





        fig.1)

sostituendo:

1)


Ma essendo la distanza zenitale il complemento dell'altezza, risulta:

l







sviluppando il coseno:



ed eseguendo la divisione:



Poichè la rifrazione astronomica è molto piccola si può porre:*

2)
 

3)




4)


ma pochè n=1,000297

sostituendo tale valore nella formula 4)

5)


The Explanatory Supplement to the Astronomical Almanac

Come si può arguire l'entità della rifrazione dipenderà dalla densità dell'aria, dipendente a sua volta dalla temperatura e dalla pressione.
Delle formule rigorose per quantificare la rifrazione sono piuttosto complesse. Una versione che pur beneficiando di alcune approssimazioni è capace di dare una quantificazione abbastanza buona è data dalle due seguenti formule (da "The Explanatory Supplement to the Astronomical Almanac")
**


 per Z < 75°


 per Z > 75°


dove r  è la rifrazione espressa in gradi, P è la pressione, espressa in hPa o mbar, T è la temperatura, espressa in °C, h è l'altezza
dell'astro espressa in gradi sessagesimali. Sono date due formule, una con distanza zenitale (z) minore di 75° ed un'altra con
distanza zenitale maggiore perché nel secondo caso si fa l'approssimazione di atmosfera a strati piani paralleli che per z<75° non è più consistente.
In condizioni di pressione e temperatura standard, per un oggetto posto sull'orizzonte (h=0°) la rifrazione è dell'ordine dei 30'.
Se abbiamo sia il Sole che la Luna molto bassi sull'orizzonte entrambi possono essere affetti da 30' di rifrazione, per un totale di 1°.

Esistono molte tavole che permettono di ottenere l'importo della rifrazione astronomica r'' in funzione di z (o di h), calcolato per uno specifico valore di temperatura e di pressione al suolo, fornendo anche le dovute correzioni per i veri valori di questi due fondamentali parametri fisici dell'atmosfera. Nella raccolta delle Tavole Nautiche dell'Istituto Idrografico della Marina viene dato il valore di r calcolato per temperatura e pressione al suolo di t=10°C e p=760 mm con la possibilità di correggerlo sia per temperature che per pressioni differenti dai valori standard considerati, attraverso interpolazione lineare.
Osservazione
In coincidenza dei giorni del 21 Marzo e 23 Settembre l'osservatore è posto sul piano equinoziale e vede il sole muoversi velocemente in cielo dal sorgere al tramonto. In questa circostanza, poiché lo spessore dello strato atmosferico attraversato dai raggi luminosi risulta essere minimo "numero degli strati omogenei basso", la componente diretta della radiazione solare risulta essere massima e la luce solare tende ad assumere una colorazione bianca. Inoltre, la diminuzione dello spessore dello strato atmosferico attraversato dai raggi solari comporta la riduzione del fenomeno rifrattivo, che alle alte latitudini risulta essere sensibilmente maggiore rispetto alle medie e basse latitudini. Per chiarire meglio questo concetto immaginiamo di tagliare il bulbo di una cipolla con due piani di sezione in direzione ortogonale alla Gemma. Si osserva che gli spessori di cerchi concentrici dei catafilli sono maggiori in prossimità del taglio in vicinanza alla Gemma. Al contrario, i giorni solstiziali del 21 Giugno e 22 Dicembre l'osservatore non è posto sui piani solstiziali e vede il sole muoversi lentamente in cielo dal sorgere al tramonto. In questa circostanza, poiché lo spessore dello strato atmosferico attraversato dai raggi luminosi risulta essere maggiore "numero degli strati omogenei alto", il fenomeno rifrattivo è più accentuato rispetto all'equinozio e il sole appare giallo per l'alterarsi delle lunghezze d'onda nel range dello spettro della luce solare visibile.


* Ferdinando Flora, Astronomia Nautica (Navigazione Astronomica) pag. 101, Hoepli, 1987 Milano.
** P. Kenneth Seidelmann, United States Naval Observatory. Nautical Almanac Office pag.144
























Geometria Solare: applicazioni
Richiami di geometria solare:
studio Arch. Giuseppe Devito
e-mail: pinodevito@libero.it